scafoide mano

Scafoide della Mano: Anatomia, Funzione e Riabilitazione

Il scafoide della mano, detto anche osso scafoide o scafoide carpale, è uno degli otto piccoli ossa che compongono il carpo, un’area fondamentale per la mobilità e la stabilità del polso. La sua posizione strategica lo rende particolarmente soggetto a traumi e fratture, spesso causate da cadute o impatti diretti. La frattura dello scafoide è una delle più comuni tra le fratture carpali, ma può essere insidiosa a causa della sua difficoltà di diagnosi e della tendenza a una guarigione lenta.

Anatomia dello Scafoide della Mano

L’osso scafoide della mano si trova nella fila prossimale del carpo, vicino al radio, ed è essenziale per il movimento e la stabilità del polso. Il scafoide carpale ha una forma a mezzaluna ed è coinvolto in una complessa rete di articolazioni che lo collegano con l’osso trapezio, il trapezoide, il capitato, il radio e il semilunare. Questa posizione lo rende vulnerabile a lesioni, specialmente nelle cadute in cui la mano viene estesa per proteggere il corpo.

Lo scafoide mano sinistra e lo scafoide mano destra hanno la stessa anatomia e funzione, ma uno può essere più vulnerabile in base alla mano dominante dell’individuo. L’osso scafoide è attraversato da un sistema vascolare delicato, il che significa che una frattura può facilmente compromettere l’apporto di sangue, aumentando il rischio di necrosi avascolare e rallentando il processo di guarigione.

I Legamenti dello Scafoide

Lo scafoide è strettamente connesso ad altre ossa carpali attraverso un complesso sistema di legamenti che ne garantiscono stabilità e funzione. Tra i principali legamenti associati allo scafoide troviamo:

  • Legamento scafolunato: collega lo scafoide al semilunare ed è fondamentale per la stabilità del carpo.
  • Legamento radioscafocapitato: un legamento primario che collega il radio, lo scafoide e il capitato, fornendo supporto e controllo del movimento.
  • Legamento scafotrapezio-trapezoidale: permette la connessione dello scafoide con il trapezio e il trapezoide, contribuendo alla stabilità della base del pollice.
  • Legamento dorsale intercarpale: aiuta a mantenere l’integrità tra lo scafoide e le altre ossa del carpo, prevenendo dislocazioni.

Questa complessa rete legamentosa è essenziale per la biomeccanica del polso e per il corretto funzionamento della mano.

scafoide polso

Funzione dello Scafoide

Lo scafoide del polso è una struttura chiave per la biomeccanica della mano. Questo osso contribuisce alla stabilizzazione del carpo e permette un’ampia gamma di movimenti tra il polso e la mano. La sua principale funzione è quella di facilitare i movimenti di flessione ed estensione del polso, oltre a contribuire alla deviazione radiale e ulnare.

Lo scafoide svolge anche un ruolo chiave nella distribuzione delle forze attraverso il polso, poiché trasmette il carico dal radio alle altre ossa carpali. Questo meccanismo è essenziale per garantire un movimento fluido e senza restrizioni del polso durante attività quotidiane come afferrare oggetti, scrivere, sollevare pesi e supportare il corpo in caso di cadute.

Inoltre, lo scafoide funge da elemento di connessione tra la fila prossimale e quella distale delle ossa carpali, facilitando il movimento armonico del polso. Grazie alla sua conformazione anatomica e alla sua posizione centrale, agisce come un punto di snodo che assorbe e redistribuisce le sollecitazioni meccaniche.

Se lo scafoide subisce una frattura o una lesione, la stabilità del polso può essere compromessa, causando dolore e riduzione della funzionalità della mano. Una frattura non trattata adeguatamente può portare a un disallineamento delle ossa carpali, causando rigidità, perdita di forza nella presa e, nei casi più gravi, degenerazione articolare con sviluppo di artrosi precoce.

Tipi di Fratture dello Scafoide del polso

Le fratture dello scafoide possono essere classificate in base alla posizione della frattura, alla sua stabilità e alla presenza di dislocazioni. I principali tipi di fratture sono:

  • Frattura composta dello scafoide carpale: i frammenti ossei restano allineati e la frattura è stabile, permettendo una guarigione più rapida con l’immobilizzazione.
  • Frattura scomposta dello scafoide: i frammenti ossei sono disallineati, aumentando il rischio di necrosi avascolare e richiedendo spesso un intervento chirurgico.
  • Frattura del terzo prossimale dello scafoide: la porzione più vicina al radio, con alto rischio di necrosi a causa della limitata vascolarizzazione.
  • Frattura del corpo dello scafoide: coinvolge la parte centrale dell’osso e può essere più difficile da guarire.
  • Frattura del terzo distale dello scafoide: vicino all’articolazione con il trapezio e il trapezoide, con prognosi migliore rispetto alla frattura prossimale.
  • Infrazione scafoide: una piccola lesione senza spostamento significativo, spesso trattata con immobilizzazione.
  • Frattura dello scafoide carpale con necrosi avascolare: un caso complesso in cui la parte prossimale dell’osso non riceve più adeguato apporto di sangue, portando al deterioramento osseo e richiedendo intervento chirurgico.

Riabilitazione dello Scafoide della Mano

Il percorso di riabilitazione dopo una frattura dello scafoide della mano varia in base alla gravità della lesione. In generale, il trattamento inizia con un periodo di immobilizzazione tramite gesso o tutore. Per le fratture composte, il periodo di guarigione può variare tra le 6 e le 12 settimane, mentre per le fratture scomposte dello scafoide potrebbe essere necessario un intervento chirurgico per l’inserimento di viti o fissatori.

La fase di recupero prevede:

  • Immobilizzazione: fondamentale per favorire la guarigione ossea.
  • Fisioterapia: una volta rimosso il tutore, gli esercizi mirano a recuperare la mobilità del polso e la forza muscolare.
  • Gestione del dolore allo scafoide: utilizzo di terapie fisiche come ultrasuoni e terapia manuale per ridurre il dolore e migliorare la funzionalità.
  • Esercizi di rinforzo: movimenti progressivi per recuperare la forza e prevenire rigidità e recidive.

In alcuni casi, dopo un intervento chirurgico per frattura dello scafoide polso, la riabilitazione può essere più lunga e complessa, ma con il giusto approccio terapeutico è possibile recuperare completamente la funzionalità.

Conclusione

Le fratture dello scafoide rappresentano una sfida sia per il paziente che per il fisioterapista. La diagnosi tempestiva è fondamentale per evitare complicazioni come la necrosi avascolare o l’artrosi del polso. È importante prestare attenzione ai sintomi, come il dolore allo scafoide della mano persistente dopo un trauma, e rivolgersi tempestivamente a un medico per una valutazione accurata. La corretta gestione della riabilitazione può fare la differenza nel ripristino della funzionalità del polso e della mano, permettendo un ritorno alle normali attività senza limitazioni.

La prevenzione resta una delle strategie più efficaci: il rafforzamento del polso, la protezione nelle attività a rischio e la consapevolezza dei segnali di un possibile danno possono contribuire a ridurre il rischio di frattura dello scafoide carpale e migliorare la qualità di vita di chi ha subito un infortunio. La guarigione dello scafoide richiede pazienza, ma con le giuste cure e una riabilitazione mirata, il recupero è possibile.

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Bibliografia