
Nevralgia del Pudendo: Come Risolverla Velocemente
La nevralgia del pudendo, detta anche Sindrome del canale di Alcock o neuropatia del pudendo, come ci racconta il dott. Stefano Diprè, fisioterapia Milano, è una condizione dolorosa e debilitante causata dall’irritazione, intrappolamento o compressione del nervo pudendo (si parla quindi di nervo pudendo infiammato), struttura nervosa fondamentale per l’innervazione della regione perineale. Questo nervo ha un ruolo essenziale nel controllo della sensibilità e della funzione motoria del pavimento pelvico, coinvolgendo organi come la vescica, il retto e gli organi genitali esterni.
Il dolore associato a questa patologia può essere cronico e severo, con un impatto significativo sulla qualità della vita del paziente, influenzando la sfera personale, sociale e lavorativa. Spesso, chi soffre di nevralgia del pudendo sperimenta un peggioramento dei sintomi durante la posizione seduta, mentre il dolore può attenuarsi stando in piedi o sdraiati.
Uno dei problemi principali legati a questa condizione è la difficoltà nella diagnosi, poiché i sintomi possono sovrapporsi ad altre patologie ginecologiche, urologiche, proctologiche o muscolo-scheletriche. Per questo motivo, molti pazienti attraversano un lungo percorso medico prima di ricevere una diagnosi corretta, con un conseguente ritardo nell’inizio di un trattamento efficace.
Nonostante la complessità della patologia, esistono oggi diverse strategie terapeutiche che possono migliorare la gestione del dolore e la funzionalità del pavimento pelvico. Il trattamento può includere approcci conservativi, come fisioterapia pelvica e terapia farmacologica, fino a opzioni più avanzate, tra cui infiltrazioni anestetiche, neuromodulazione e, nei casi più gravi, interventi chirurgici.
Anatomia Del Nervo Pudendo
Il nervo pudendo, da cui deriva la neuropatia del pudendo, è un nervo misto, con componenti sia sensitive che motorie, che origina dalle radici spinali S2, S3 e S4. La sua funzione è fondamentale per l’innervazione dell’area perineale, comprendendo il controllo muscolare e la trasmissione delle sensazioni dalla regione pelvica.
Dopo la sua origine a livello sacrale, il nervo percorre un tragitto complesso attraverso il bacino. Inizialmente, attraversa il forame ischiatico maggiore, dirigendosi verso la regione glutea, per poi rientrare nel perineo attraverso il forame ischiatico minore. Durante il suo percorso, viaggia in prossimità dei vasi pudendi interni e si suddivide in diversi rami che innervano specifiche strutture.
Dal punto di vista motorio, il nervo pudendo innerva i muscoli del pavimento pelvico, tra cui lo sfintere anale esterno e lo sfintere uretrale, contribuendo al controllo della continenza urinaria e fecale. Sul piano sensitivo, fornisce innervazione ai genitali esterni, alla pelle del perineo e alla regione anale, giocando un ruolo essenziale nelle funzioni sessuali e nel controllo della defecazione.
Le sue principali ramificazioni comprendono il nervo rettale inferiore, responsabile dell’innervazione dello sfintere anale esterno e della cute perianale, il nervo perineale, che fornisce innervazione ai muscoli e alla cute del perineo, e il nervo dorsale del pene o del clitoride, deputato alla trasmissione della sensibilità ai genitali esterni.
Un’alterazione del nervo pudendo può determinare disturbi funzionali di vario tipo. La nevralgia del pudendo, ad esempio, si manifesta con dolore pelvico cronico, ipersensibilità e difficoltà nel controllo della continenza, compromettendo la qualità della vita di chi ne è affetto.
Nevralgia Del Pudendo: Diagnosi
La nevralgia del pudendo è una condizione dolorosa che può compromettere significativamente la qualità della vita del paziente. La diagnosi, tuttavia, può risultare complessa, poiché i sintomi possono essere facilmente confusi con altre patologie pelviche, come la sindrome del dolore pelvico cronico, le cistiti interstiziali o alcune disfunzioni muscolari del pavimento pelvico.
Per arrivare a una diagnosi corretta, il medico specialista segue un iter diagnostico ben strutturato, che include:
1. Anamnesi dettagliata e raccolta dei sintomi
Il primo passo fondamentale nella diagnosi della nevralgia del pudendo è un’anamnesi accurata. Durante la visita, il medico raccoglierà informazioni dettagliate sui sintomi del paziente, inclusi:
- Localizzazione del dolore (ad esempio, area perineale, genitale, anale)
- Intensità e durata del dolore
- Eventuali fattori scatenanti (es. posizione seduta prolungata, attività fisica)
- Presenza di sintomi associati come bruciore, formicolio o alterazioni della sensibilità
- Pregressi interventi chirurgici o traumi nella regione pelvica
Un’anamnesi ben condotta permette di distinguere la nevralgia del pudendo da altre patologie con sintomi simili.
2. Esame obiettivo del pavimento pelvico
Il medico eseguirà una valutazione clinica approfondita per individuare eventuali punti dolorosi lungo il decorso del nervo pudendo. Questo include:
- Palpazione manuale del pavimento pelvico per verificare la presenza di tensione muscolare e dolore alla compressione
- Test di sensibilità nella regione innervata dal nervo pudendo
- Valutazione della postura e della mobilità del bacino, in quanto alterazioni biomeccaniche possono contribuire alla compressione del nervo
3. Test neurologici e di sensibilità
Per confermare il coinvolgimento del nervo pudendo, il medico può eseguire test specifici, tra cui:
- Test di sensibilità cutanea, per rilevare eventuali alterazioni percettive nella zona perineale
- Test di Tinel lungo il decorso del nervo pudendo: una risposta dolorosa può indicare una compressione nervosa
- EMG (Elettromiografia) del nervo pudendo, utile in alcuni casi per valutare la conduzione nervosa e il coinvolgimento muscolare
4. Diagnostica per immagini per escludere altre cause
Quando necessario, il medico può richiedere esami strumentali per escludere altre condizioni patologiche che potrebbero mimare la nevralgia del pudendo. Tra gli esami più utilizzati troviamo:
- Risonanza magnetica (RMN) della pelvi: utile per evidenziare eventuali compressioni nervose, alterazioni anatomiche o processi infiammatori
- Ecografia del pavimento pelvico: può essere utilizzata per valutare lo stato dei muscoli e dei nervi della zona perineale
- TAC pelvica: indicata in casi selezionati per valutare strutture ossee e anomalie anatomiche
Sintomi della Nevralgia del Pudendo
I sintomi della neuropatia del pudendo possono variare in base alla gravità e alla localizzazione della compressione. Tuttavia, alcune manifestazioni sono comuni tra i pazienti affetti da questa condizione.
1. Dolore Neuropatico nella Zona Perineale
Il dolore è il sintomo principale della nevralgia del pudendo e può manifestarsi in diverse forme:
- Bruciore intenso o sensazione di scossa elettrica: il dolore può essere urente, pungente o simile a una scossa elettrica, localizzato nella zona genitale, perineale, anale o nella parte interna delle cosce.
- Dolore unilaterale o bilaterale: la nevralgia può interessare un solo lato o entrambi, a seconda della distribuzione della compressione nervosa.
- Peggioramento con la posizione seduta: il dolore si intensifica quando si rimane seduti per periodi prolungati, spesso migliorando stando in piedi o sdraiati. Alcuni pazienti trovano sollievo utilizzando cuscini ergonomici a forma di ciambella per ridurre la pressione sulla zona perineale.
2. Sensazione di Corpo Estraneo nel Retto o nella Vagina
Molti pazienti riferiscono una fastidiosa percezione di un oggetto estraneo incastrato nel canale vaginale o rettale, pur in assenza di una reale causa fisica. Questo sintomo, noto come disestesia perineale, è tipico delle neuropatie pelviche.
3. Alterazioni della Sensibilità nella Regione Innervata dal Nervo Pudendo
Il danno o la compressione del nervo può provocare disturbi della sensibilità, tra cui:
- Iperestesia: aumento della sensibilità cutanea nella zona perineale, che rende fastidioso anche il contatto con indumenti o superfici.
- Ipoestesia: riduzione della sensibilità al tatto o alla temperatura.
- Parestesie: formicolio, intorpidimento o sensazioni anomale nella regione genitale e perianale.
4. Disfunzioni Urinarie e Intestinali
Il nervo pudendo è coinvolto nel controllo della minzione e della defecazione, quindi la sua compromissione può causare:
- Difficoltà nello svuotamento della vescica: i pazienti possono avere bisogno di spingere per urinare o avvertire una sensazione di incompleto svuotamento.
- Urgenza minzionale: bisogno improvviso di urinare, talvolta accompagnato da incontinenza.
- Problemi di defecazione: stipsi o difficoltà a evacuare senza un apparente problema gastrointestinale.
5. Dolore Durante i Rapporti Sessuali (Dispareunia o Disfunzione Sessuale)
La nevralgia del pudendo può interferire con la funzione sessuale e causare:
- Dolore durante la penetrazione nelle donne: sensazione di bruciore, fitte o ipersensibilità che rendono il rapporto sessuale doloroso o impossibile.
- Dolore ai testicoli o al pene negli uomini: spesso associato a un disagio persistente dopo l’eiaculazione.
- Riduzione della sensibilità genitale: alcuni pazienti riferiscono un’alterata percezione del piacere sessuale, con possibile riduzione dell’eccitazione e dell’orgasmo.
Trattamento della Nevralgia del Pudendo
Il trattamento della nevralgia del pudendo è multidisciplinare e deve essere personalizzato in base alla causa sottostante, alla gravità dei sintomi e alla risposta del paziente alle terapie iniziali. L’obiettivo principale è ridurre il dolore, migliorare la qualità della vita e prevenire il peggioramento dei sintomi.
1. Terapie Conservative
Le terapie conservative rappresentano il primo approccio nel trattamento della nevralgia del pudendo. Queste opzioni includono:
Fisioterapia pelvica
- Rieducazione del pavimento pelvico: può essere utile per rilassare la muscolatura iperattiva che può comprimere il nervo pudendo.
- Tecniche di rilascio miofasciale: aiutano a ridurre tensioni e trigger points nei muscoli del pavimento pelvico.
- Biofeedback: aiuta il paziente a prendere coscienza della contrazione involontaria dei muscoli pelvici e a ridurne la tensione.
- Stretching e terapia manuale: migliorano la mobilità e riducono la compressione sul nervo.
- Terapia con vibrazioni o elettrostimolazione a bassa intensità: favorisce la neuromodulazione e il rilassamento muscolare.
Terapia farmacologica
- Analgesici: i farmaci antinfiammatori (FANS) possono essere utilizzati per il controllo del dolore, anche se spesso hanno un’efficacia limitata nella nevralgia.
- Anticonvulsivanti: farmaci come gabapentin e pregabalin sono utilizzati per modulare il dolore neuropatico.
- Antidepressivi triciclici o inibitori della ricaptazione della serotonina e noradrenalina (SNRI): amitriptilina o duloxetina possono essere efficaci nella gestione del dolore neuropatico.
- Miorilassanti: se la componente muscolare è dominante, possono essere prescritti per ridurre la tensione del pavimento pelvico.
- Creme anestetiche locali (lidocaina): possono offrire un sollievo temporaneo se applicate sulle aree dolorose.
Modifiche posturali e comportamentali
- Utilizzo di cuscini ortopedici (ad esempio a forma di ciambella o con intaglio centrale) per ridurre la pressione sulla zona perineale.
- Evitare la sedentarietà prolungata: alzarsi frequentemente, camminare e fare movimenti di allungamento possono alleviare il dolore.
- Gestione dello stress e tecniche di rilassamento: lo stress può esacerbare il dolore, quindi pratiche come mindfulness, yoga o tecniche di respirazione possono essere di supporto.
2. Infiltrazioni
Le infiltrazioni sono una terapia intermedia tra il trattamento conservativo e gli approcci più invasivi. Sono indicate nei casi in cui il dolore persiste nonostante la fisioterapia e i farmaci.
Tipologie di infiltrazioni
- Iniezioni di anestetici locali e corticosteroidi: riducono l’infiammazione intorno al nervo pudendo e offrono un sollievo temporaneo, che può durare da settimane a mesi.
- Infiltrazioni di tossina botulinica: possono ridurre la contrattura dei muscoli del pavimento pelvico e diminuire la compressione sul nervo.
- Blocchi nervosi guidati da imaging: l’iniezione viene eseguita sotto guida ecografica o fluoroscopica per garantire un’accurata localizzazione del nervo.
Le infiltrazioni possono essere ripetute nel tempo, ma il loro utilizzo deve essere attentamente monitorato per evitare effetti collaterali, come atrofia muscolare o danni ai tessuti locali.
3. Neuromodulazione
La neuromodulazione è indicata nei pazienti con nevralgia del pudendo cronica e resistente ai trattamenti precedenti.
Tecniche di neuromodulazione
- Stimolazione del nervo sacrale (SNS): prevede l’impianto di un dispositivo che invia impulsi elettrici ai nervi sacrali, modulando la trasmissione del dolore.
- Stimolazione del ganglio della radice dorsale (DRG-S): una tecnica più mirata che colpisce specificamente le aree coinvolte nel dolore neuropatico.
- Terapia con radiofrequenza pulsata: riduce la trasmissione del dolore attraverso la modulazione dei segnali nervosi.
Questi trattamenti sono generalmente utilizzati quando i sintomi compromettono gravemente la qualità della vita e non rispondono alle terapie conservative o farmacologiche.
4. Chirurgia
La chirurgia è l’ultima opzione terapeutica ed è riservata ai casi più gravi, quando vi è una confermata compressione del nervo pudendo e nessun miglioramento con le altre terapie.
Opzioni chirurgiche
- Decompressione chirurgica del nervo pudendo: mira a liberare il nervo da eventuali aderenze o compressioni meccaniche (ad esempio, cicatrici o tensioni muscolari).
- Neurectomia parziale o totale: nei casi estremi e altamente selezionati, può essere considerata la resezione del nervo, ma con il rischio di perdita di sensibilità.
Gli interventi chirurgici devono essere eseguiti da specialisti esperti nella gestione delle neuropatie pelviche, poiché non garantiscono sempre il successo e comportano rischi significativi.
Nevralgia del pudendo: si guarisce?
La prognosi della nevralgia del pudendo varia a seconda della causa sottostante e della tempestività con cui il trattamento viene avviato.
Fattori che influenzano la prognosi
- Identificazione precoce: trattamenti iniziati tempestivamente hanno maggiori probabilità di successo.
- Grado di compressione o irritazione del nervo: nei casi in cui il nervo è solo irritato (e non gravemente danneggiato), il recupero è più probabile.
- Risposta alle terapie conservative: molti pazienti migliorano con la fisioterapia e le infiltrazioni senza necessità di trattamenti più invasivi.
- Approccio multidisciplinare: un team composto da fisioterapisti, neurologi, ginecologi/urologi e terapisti del dolore migliora i risultati terapeutici.
Possibilità di guarigione
- Alcuni pazienti possono ottenere un miglioramento significativo e tornare a una vita normale con trattamenti conservativi.
- In altri casi, il dolore può diventare cronico, richiedendo una gestione a lungo termine.
- Nei casi più complessi, la chirurgia può offrire un miglioramento dei sintomi, ma con risultati variabili.
Conclusione
La nevralgia del pudendo è una condizione debilitante ma gestibile con il giusto approccio terapeutico. Una diagnosi precoce e un trattamento mirato possono fare la differenza nella qualità della vita del paziente. Se sospetti di soffrire di questa condizione, è importante rivolgersi a uno specialista per una valutazione approfondita e un piano terapeutico adeguato.
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Bibliografia
- Luesma MJ, Galé I, Fernando J. Diagnostic and therapeutic algorithm for pudendal nerve entrapment syndrome. Med Clin (Barc). 2021 Jul 23;157(2):71-78.