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Frattura Vertebra: Cosa fare e Cosa non fare

La frattura della vertebra è una lesione significativa della colonna vertebrale, che può avere un impatto considerevole sulla qualità della vita di una persona. Queste fratture possono variare in gravità, dalle forme meno gravi che causano solo dolore localizzato, alle fratture più severe che possono portare a paralisi e altre complicazioni neurologiche. È essenziale comprendere le cause, i sintomi, le tipologie, le modalità diagnostiche, i trattamenti e i tempi di recupero per affrontare adeguatamente questo tipo di infortunio. Sappiamo che le fratture vertebrali più comuni sono quelle di D12 e di L1.

Cause della Frattura della Vertebra

Le fratture vertebrali possono derivare da una serie di fattori, con i traumi che rappresentano una delle cause principali. Incidenti automobilistici, cadute da altezze elevate e infortuni sportivi sono tra gli eventi più comuni che possono causare una frattura vertebrale. In queste situazioni, la forza applicata alla colonna vertebrale supera la resistenza ossea delle vertebre, provocandone la rottura .

L’osteoporosi è un altro fattore cruciale che contribuisce alla fragilità delle vertebre. Questa condizione, caratterizzata da una riduzione della densità ossea, rende le ossa più suscettibili alle fratture anche in presenza di traumi di minore entità. Le fratture da compressione sono particolarmente comuni tra le persone affette da osteoporosi, poiché le vertebre indebolite possono collassare sotto il peso del corpo .

I tumori ossei, sia primari che metastatici, possono indebolire le vertebre, aumentando il rischio di fratture. Le metastasi ossee sono particolarmente comuni nei pazienti con tumori avanzati e possono causare fragilità ossea significativa .

Infine, le patologie degenerative della colonna vertebrale, come la discopatia degenerativa, possono aumentare la vulnerabilità delle vertebre alle fratture. Queste condizioni, che spesso progrediscono con l’età, compromettono la struttura e la funzione delle vertebre, rendendole più prone a lesioni .

Tipologia di Frattura della Vertebra

Le vertebre rotte possono essere classificate in diverse categorie, ciascuna con caratteristiche e implicazioni specifiche:

  1. Fratture da Compressione: Queste fratture si verificano quando la parte anteriore della vertebra collassa, mentre la parte posteriore rimane intatta. Sono comuni tra le persone con osteoporosi e, sebbene dolorose, sono spesso meno gravi rispetto ad altre tipologie di fratture .
  2. Fratture da Scoppio: Queste fratture comportano una lesione estesa che coinvolge l’intera vertebra, creando numerosi frammenti ossei. Questi frammenti possono danneggiare il midollo spinale, rendendo le fratture da scoppio particolarmente pericolose. Generalmente, sono il risultato di traumi ad alta energia, come cadute da grandi altezze .
  3. Fratture da Flessione/Distrazione: Queste fratture si verificano tipicamente in incidenti automobilistici, dove la parte superiore del corpo subisce una brusca flessione in avanti mentre la parte inferiore rimane ferma, trattenuta dalla cintura di sicurezza. Questo tipo di frattura può interessare tutte le parti della vertebra e spesso è associato a lesioni addominali .
  4. Fratture con Lussazione: Queste fratture comportano non solo la rottura della vertebra, ma anche dei legamenti che la collegano alle vertebre adiacenti. Le fratture con lussazione sono instabili e spesso comportano danni al midollo spinale o ai nervi spinali, con conseguenti gravi complicazioni neurologiche .

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Sintomi e Complicazioni della Fratture Vertebrali

I sintomi di una frattura vertebrale lombare possono variare ampiamente in base alla gravità e alla localizzazione della frattura. Il dolore alla schiena è il sintomo principale, con intensità variabile a seconda della severità della frattura e della presenza di eventuali lesioni associate. Il dolore tende a peggiorare con il movimento e può limitare significativamente la mobilità della persona .

Quando una frattura vertebrale si accompagna a lesioni del midollo spinale o dei nervi spinali, possono manifestarsi sintomi neurologici quali perdita di controllo degli sfinteri anale e vescicale, intorpidimento, formicolio e debolezza muscolare lungo gli arti. Nei casi più gravi, possono verificarsi paralisi parziale o totale delle estremità .

Le fratture vertebrali vicino alla testa possono comportare il rischio di propagazione dell’energia traumatica al cervello, con possibili episodi di perdita di coscienza. Inoltre, le fratture vertebrali toraciche e lombari sono più comuni, ma qualsiasi vertebra può subire una frattura .

Diagnosi della Frattura della Vertebra

La diagnosi di una vertebra fratturata richiede sicuramente una valutazione accurata, che inizia con un esame obiettivo e un’anamnesi dettagliata. L’esame obiettivo prevede una cauta ispezione della zona dolente, mentre l’anamnesi raccoglie informazioni sulla storia medica del paziente e sulle circostanze dell’infortunio .

Per confermare la diagnosi e valutare l’entità della frattura, sono essenziali le tecniche di imaging. Le radiografie sono spesso il primo passo per visualizzare le fratture vertebrali. Tuttavia, per una valutazione più dettagliata, la tomografia computerizzata (TC) e la risonanza magnetica (RM) possono essere utilizzate per identificare eventuali lesioni al midollo spinale e ai tessuti molli circostanti .

Trattamento della Frattura delle Vertebre

I trattamenti chirurgici sono indicati per fratture gravi, instabili o quando i trattamenti conservativi fisioterapici non sono sufficienti a gestire il dolore o a prevenire complicazioni. Le procedure chirurgiche comuni includono:

  1. Vertebroplastica: La vertebroplastica è una procedura minimamente invasiva in cui un cemento osseo speciale viene iniettato nella vertebra fratturata. Questo cemento stabilizza la vertebra e allevia il dolore. La vertebroplastica è generalmente indicata per fratture da compressione osteoporotiche che non rispondono al trattamento conservativo .
  2. Cifoplastica: Simile alla vertebroplastica, la cifoplastica comporta l’inserimento di un palloncino nella vertebra fratturata. Il palloncino viene gonfiato per creare uno spazio, che viene poi riempito con cemento osseo. Questo aiuta a ripristinare l’altezza della vertebra e a stabilizzare la frattura. La cifoplastica è indicata per fratture da compressione che causano deformità significative o dolore severo .
  3. Fusione Spinale: La fusione spinale è una procedura chirurgica che collega permanentemente due o più vertebre per stabilizzare la colonna vertebrale. Durante l’intervento, vengono utilizzati innesti ossei o materiali sintetici per favorire la fusione delle vertebre. Questa procedura è indicata per fratture instabili, fratture con lussazione, o quando ci sono danni significativi al midollo spinale o ai nervi spinali .
  4. Decompressione Spinale: La decompressione spinale è un intervento chirurgico mirato a rimuovere frammenti ossei o tessuti che comprimono il midollo spinale o i nervi spinali. Questa procedura è essenziale quando ci sono sintomi neurologici significativi, come debolezza, intorpidimento o perdita di controllo degli sfinteri, causati dalla compressione .

Riabilitazione Post-operatoria

La riabilitazione post-operatoria è cruciale per il recupero dopo un intervento chirurgico alla colonna vertebrale. Include una combinazione di fisioterapia, terapia occupazionale e supporto psicologico per aiutare il paziente a riacquistare la forza, la mobilità e l’indipendenza. La riabilitazione può durare diversi mesi e richiede un impegno costante da parte del paziente per ottenere i migliori risultati .

La gestione delle fratture vertebrali spesso richiede un approccio multidisciplinare, che coinvolge medici specialisti in ortopedia, neurologia, fisiatria, fisioterapisti e altri professionisti sanitari. Questo approccio garantisce che ogni aspetto della cura del paziente sia affrontato, dal trattamento del dolore alla riabilitazione e alla prevenzione delle recidive .

In conclusione, il trattamento delle fratture vertebrali è complesso e varia in base alla gravità della frattura e alle esigenze specifiche del paziente. Con una diagnosi accurata e un trattamento tempestivo, molte persone possono recuperare pienamente e tornare a una vita normale. Tuttavia, la prevenzione e la gestione continua della salute delle ossa rimangono fondamentali per ridurre il rischio di future fratture.

Frattura della vertebra: Cosa non fare

In caso di frattura vertebrale, ci sono diverse cose che è importante evitare per prevenire ulteriori danni e complicazioni. Ecco cosa non fare:

  1. Non muoversi bruscamente: Evitare movimenti improvvisi o scatti che potrebbero aggravare la frattura.
  2. Non sollevare pesi: Non sollevare oggetti pesanti, in quanto questo può mettere ulteriore pressione sulla colonna vertebrale.
  3. Non piegarsi in avanti: Evitare di piegarsi in avanti, specialmente se la frattura è nella parte bassa della schiena.
  4. Non fare attività fisica intensa: Evitare esercizi ad alta intensità o attività sportive che possano sollecitare la schiena.
  5. Non ignorare il dolore: Non sottovalutare il dolore o altri sintomi; ignorare questi segnali potrebbe portare a complicazioni più gravi.
  6. Non ritardare il trattamento medico: Non posticipare la visita dal medico; un trattamento tempestivo è cruciale per una corretta guarigione.
  7. Non automedicarsi: Evitare l’uso di farmaci senza la prescrizione di un medico, in quanto potrebbe mascherare i sintomi e ritardare il trattamento adeguato.
  8. Non restare immobili troppo a lungo: Anche se è importante evitare movimenti bruschi, è altrettanto importante evitare l’immobilità prolungata che può causare rigidità e complicazioni muscolari.
  9. Non guidare: Evitare di guidare fino a quando non si ha l’approvazione del medico, poiché questo può sollecitare la colonna vertebrale.
  10. Non trascurare l’uso di eventuali supporti: Se il medico prescrive un busto o un altro tipo di supporto, è importante utilizzarlo secondo le indicazioni.

In ogni caso, è fondamentale seguire le indicazioni del medico e consultarsi con lui per qualsiasi dubbio o problema durante il periodo di recupero.

Tempi di Guarigione

I tempi di guarigione per le fratture vertebrali variano notevolmente a seconda della gravità della frattura e del tipo di trattamento adottato. Generalmente, una frattura vertebrale può richiedere da diverse settimane a diversi mesi per guarire completamente. Le fratture da compressione causate da osteoporosi possono guarire in un periodo relativamente breve, mentre le fratture da scoppio o con lussazione richiedono tempi di recupero più lunghi .

Durante il periodo di guarigione, è cruciale seguire attentamente le indicazioni del medico e partecipare regolarmente alle sessioni di fisioterapia. Questo non solo aiuta a migliorare la forza e la flessibilità della schiena, ma riduce anche il rischio di future complicazioni .

Conclusioni

Le fratture vertebrali rappresentano una sfida significativa per la salute e il benessere di una persona. Una diagnosi accurata e un trattamento tempestivo sono essenziali per affrontare efficacemente queste lesioni. Con una gestione appropriata, molte persone possono recuperare pienamente e tornare a una vita normale. Tuttavia, la prevenzione rimane la migliore strategia per ridurre il rischio di queste dolorose e debilitanti lesioni.

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Bibliografia