Infiltrazioni schiena: Quando servono veramente?
L’infiltrazione alla schiena, comunemente nota come infiltrazione lombare o infiltrazioni vertebrali, è una procedura medica utilizzata per alleviare il dolore in diverse condizioni della schiena. Questo trattamento è particolarmente efficace per il dolore causato da problemi ai dischi intervertebrali, come l’ernia del disco, o da altre condizioni che influenzano i nervi spinali.
Siamo sicuri che queste infiltrazioni alla schiena siano la soluzione di prima scelta per la tua ernia lombare o dolore lombare?
Cos’è l’Infiltrazione alla Schiena?
L’infiltrazioni alla colonna vertebrale sono una procedura medica mirata che impiega l’iniezione di corticosteroidi nello spazio epidurale per alleviare il dolore e l’infiammazione. Per comprendere meglio questo trattamento, è utile esplorare ulteriormente la sua natura, il meccanismo d’azione, e gli effetti terapeutici.
Lo spazio epidurale è un canale sottile situato all’interno della colonna vertebrale. È delimitato esternamente dalle vertebre e dal legamento longitudinale posteriore e internamente dalla dura madre, una membrana resistente che racchiude il midollo spinale e il fluido cerebrospinale. Questo spazio contiene tessuto adiposo, vasi sanguigni, e radici nervose, rendendolo una zona cruciale per la gestione del dolore spinale.
I corticosteroidi, i farmaci più comunemente utilizzati in queste iniezioni, sono potenti agenti antinfiammatori. La loro funzione principale è ridurre l’infiammazione e l’edema (gonfiore) attorno ai nervi spinali. Questo è particolarmente utile in condizioni come l’ernia del disco, la stenosi spinale, o la sciatica, dove l’infiammazione e il gonfiore contribuiscono significativamente al dolore.
Quando i corticosteroidi vengono iniettati nello spazio epidurale, agiscono riducendo la liberazione di sostanze infiammatorie e limitando la risposta immunitaria. Questo aiuta a diminuire l’irritazione e la pressione sui nervi e sul tessuto circostante, portando così a un sollievo dal dolore. I corticosteroidi possono anche inibire la trasmissione del dolore lungo i nervi. Ma non è tutto oro quello che luccica e ora vi spiego il motivo analizzando quelle che sono le potenziali conseguenze di una infiltrazione di cortisone alla schiena.
Per quali patologie viene prescritta l’infiltrazione alla schiena?
Spesso i medici prescrivo le infiltrazioni alla schiena in quei pazienti che presentano diverse problematica. Queste condizioni possono variare da lievi a severe e includono:
- Ernia del Disco: Si verifica quando il nucleo di un disco intervertebrale fuoriesce attraverso una lacrima nel suo anello esterno, causando pressione e irritazione sui nervi spinali.
- Dolore Sciatico: È spesso causato dalla compressione o irritazione del nervo sciatico. Questa condizione può derivare da un’ernia del disco, stenosi spinale, o altre anomalie spinali.
- Stenosi Spinale: Questa condizione comporta il restringimento dello spazio nella colonna vertebrale, che esercita pressione sui nervi spinali. La stenosi può essere causata dall’invecchiamento, da traumi o da malattie degenerative.
- Spondilolistesi: Si verifica quando una vertebra scivola in avanti rispetto a quella sottostante, causando dolore e pressione sui nervi.
- Dolori Lombare o Cervicale Cronici: Questi dolori possono avere diverse cause, incluse patologie degenerative, traumi o tensioni muscolari, e possono non rispondere ai trattamenti convenzionali.
- Artrite della Colonna Vertebrale: In particolare, l’osteoartrite può causare dolore, rigidità e infiammazione nelle articolazioni della colonna vertebrale.
- Lesioni del Midollo Spinale: In alcuni casi, le iniezioni possono essere utilizzate per gestire il dolore associato a lesioni del midollo spinale.
- Sindrome Post-Laminectomia: Un dolore che persiste o si sviluppa dopo un intervento chirurgico alla schiena, come una laminectomia.
È importante sottolineare che le iniezioni alla schiena sono generalmente considerate solo dopo che altre opzioni di trattamento meno invasive, come la fisioterapia. Inoltre, la decisione di procedere con un’infiltrazione vertebrale deve essere presa dopo un’attenta valutazione da parte di un medico, che terrà conto della specifica condizione del paziente, della storia clinica e delle possibili controindicazioni al trattamento.
Rischi associati alle infiltrazioni alla schiena
Vediamo ora assieme quali possono essere i potenziali rischi delle infiltrazioni alla colonna vertebrale:
- Infezioni: Un rischio significativo delle iniezioni epidurali è quello di infezioni, che possono variare da semplici infiammazioni locali fino a gravi epiduriti. Queste ultime richiedono interventi medici immediati e possono avere impatti a lungo termine sulla salute del paziente.
- Sanguinamenti: I pazienti con disturbi della coagulazione o che assumono anticoagulanti sono esposti a un rischio maggiore di sanguinamento durante la procedura. Tali sanguinamenti, sebbene rari, possono essere gravi e richiedere un intervento medico urgente.
- Danno ai Nervi: Un rischio particolarmente grave è quello del danno ai nervi, che può manifestarsi con sintomi quali parestesie, debolezza o, nei casi più gravi, paralisi.
- Effetti Collaterali dei Corticosteroidi: L’uso di corticosteroidi comporta effetti collaterali sistemici, come aumento di peso, gonfiore, alterazioni dell’umore e, con uso prolungato, condizioni più gravi come osteoporosi o disturbi metabolici.
- Dural Puncture e Mal di Testa Post-Puntura: La puntura accidentale della dura madre durante la procedura può causare un forte mal di testa post-puntura, che richiede trattamenti specifici per essere risolto.
Una valutazione pre-procedurale attenta è fondamentale, includendo un’anamnesi dettagliata, un esame fisico approfondito e, dove necessario, indagini diagnostiche. Questo processo aiuta a determinare l’idoneità del paziente per l’infiltrazione epidurale e a minimizzare i potenziali rischi.
Infiltrazioni schiena: Siamo sicuri siano la scelta migliore?
Il trattamento del dolore cronico alla schiena, spesso affrontato attraverso l’infiltrazione epidurale con corticosteroidi, solleva questioni importanti sulla variabilità dei risultati e sui rischi associati, evidenziando l’importanza cruciale del percorso fisioterapico come parte integrante della strategia terapeutica.
Le iniezioni epidurali, nonostante possano offrire sollievo immediato in alcuni casi, presentano un’efficacia notevolmente variabile. Questa variabilità si manifesta nella diversità delle risposte dei pazienti: alcuni sperimentano un significativo sollievo dal dolore, altri invece benefici minori e di durata limitata. Questa incertezza sottolinea che le iniezioni epidurali non sono una soluzione definitiva, ma piuttosto un intervento temporaneo che può non essere sufficiente per affrontare le cause sottostanti del dolore.
L’uso di corticosteroidi nelle infiltrazioni lombari non è privo di rischi. Tra questi, spiccano le infezioni, i sanguinamenti e, sebbene rari, i danni ai nervi. Questi rischi, uniti agli effetti collaterali a lungo termine legati all’uso ripetuto di corticosteroidi, come l’osteoporosi e le alterazioni ormonali, rendono l’approccio fisioterapico una scelta più sicura e sostenibile nel lungo periodo.
La fisioterapia, offrendo un trattamento olistico, diventa un’alternativa o un complemento vitale alle iniezioni epidurali. Essa mira a trattare le cause sottostanti del dolore alla schiena, piuttosto che limitarsi a gestire i sintomi. Attraverso esercizi terapeutici, terapie manuali, educazione posturale e tecniche di gestione del dolore, la fisioterapia non solo allevia il dolore nel breve termine ma fornisce ai pazienti gli strumenti per gestire e prevenire il dolore nel lungo termine. Questo approccio, concentrandosi sulla forza, la flessibilità e la salute complessiva della colonna vertebrale, riduce la dipendenza dai farmaci e promuove un recupero più duraturo e una migliore qualità della vita.
Conclusione
In conclusione, mentre l’infiltrazione epidurale può offrire un sollievo rapido in alcuni pazienti, la sua efficacia variabile e i potenziali rischi mettono in evidenza il valore inestimabile della fisioterapia. Un approccio combinato, che integra la gestione medica del dolore con un robusto percorso fisioterapico, si rivela spesso come la strategia più efficace e sicura nel trattamento del dolore cronico alla schiena.
Questo approccio non solo mira a ridurre il dolore, ma anche a fornire soluzioni sostenibili a lungo termine per la salute e il benessere della colonna vertebrale.
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Bibliografia
- Lindemann C, Zippelius T, Hochberger F, Hölzl A, Böhle S, Strube P. Local Infiltrations in Patients with Radiculopathy or Chronic Low Back Pain Due to Segment Degeneration-Only A Diagnostic Value? J Pers Med. 2022 Oct 30;12(11):1791.