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Tendinite Adduttori: Sintomi, Diagnosi e Trattamento Fisioterapico

Gli adduttori dell’anca, da cui può scaturire la tendinite degli adduttori o tendinopatia degli adduttori, sono un gruppo di muscoli situati nella parte interna della coscia, responsabili di movimenti cruciali per il nostro corpo. Questi muscoli includono l’adduttore lungo, l’adduttore breve, il grande adduttore, il pettineo e il gracile. Ognuno di questi ha un ruolo specifico, ma lavorano insieme per avvicinare la coscia al corpo. 

Questo movimento è fondamentale per la stabilità del bacino e per mantenere l’equilibrio durante attività quotidiane come camminare e correre. Pensa a quando cambi direzione rapidamente o ti stabilizzi su un piede: gli adduttori sono quelli che rendono possibile tutto questo.

L’inserzione principale di questi muscoli si trova sul pube, una parte dell’osso pelvico, e da lì si estendono verso il femore, l’osso lungo della coscia. In pratica, gli adduttori collegano la parte bassa del bacino alla coscia, permettendo movimenti fluidi e coordinati.

Conoscere meglio questi muscoli e importante perché sono soggetti a stress e sovraccarico, specialmente in attività sportive intense dalle quali possono scaturire strappi o stiramenti dell’adduttore. Capire come funzionano e dove si trovano può aiutare a prevenire infortuni e migliorare le performance fisiche.

Tendinite deli Adduttori: Cause

La tendinite degli adduttori è una fastidiosa infiammazione dei tendini situati nella parte interna della coscia. Ma cosa provoca questa condizione? Principalmente, è il risultato di un sovraccarico o di uno stress ripetitivo sui tendini.

Le attività sportive sono tra le principali colpevoli. Sport come il calcio, il rugby e l’atletica richiedono movimenti rapidi e cambi di direzione improvvisi. Immagina un calciatore che scatta per intercettare un pallone o un rugbista che deve placcare un avversario: in questi momenti, gli adduttori lavorano intensamente, e se non sono adeguatamente preparati, i tendini possono infiammarsi.

Anche una preparazione fisica insufficiente gioca un ruolo significativo. Se non dedichi abbastanza tempo al riscaldamento o agli esercizi di stretching prima di allenarti, i tuoi muscoli e tendini potrebbero non essere pronti per lo sforzo, aumentando il rischio di tendinite. E non dimentichiamo la tecnica: eseguire movimenti in modo scorretto, magari a causa di una postura sbagliata o di un’errata esecuzione degli esercizi, può mettere ulteriore stress sui tendini degli adduttori.

Inoltre, anche chi non pratica sport può essere a rischio. Attività quotidiane come sollevare oggetti pesanti o movimenti ripetitivi possono contribuire allo sviluppo della tendinite se non si presta attenzione alla postura e alla tecnica.

Quindi, che tu sia un’atleta professionista o un appassionato di fitness del fine settimana, è essenziale fare attenzione a come ti alleni e prendersi cura dei propri muscoli. Un buon riscaldamento, esercizi di stretching e una tecnica corretta possono fare la differenza nel prevenire la tendinite degli adduttori.

tendinopatia adduttori

Sintomi della Tendinite degli Adduttori

La tendinite degli adduttori può manifestarsi in vari modi, con sintomi che vanno da un leggero fastidio a un dolore talmente intenso da limitare significativamente le attività quotidiane. Ecco i sintomi più comuni:

  • Dolore Localizzato: Il dolore è spesso il primo segnale. Di solito, si avverte nella zona inguinale o nella parte interna della coscia. Questo dolore può essere persistente e a volte irradiarsi verso il ginocchio, creando un disagio diffuso lungo tutta la coscia. Spesso, il dolore è più intenso al mattino o dopo periodi di inattività, quando i muscoli sono più rigidi.
  • Rigidità e Debolezza Muscolare: Un altro sintomo comune è la sensazione di rigidità e debolezza nei muscoli adduttori. Questa rigidità può rendere difficile compiere movimenti semplici come alzarsi da una sedia o camminare. La debolezza muscolare, invece, può compromettere la capacità di eseguire movimenti che richiedono forza e stabilità, come salire le scale o correre.
  • Dolore Durante l’Attività Fisica: Il dolore tende ad aumentare con l’attività fisica, soprattutto durante movimenti specifici come l’adduzione (portare la coscia verso il corpo) o la rotazione della coscia. Attività sportive che richiedono cambi di direzione rapidi o movimenti esplosivi, come il calcio o il tennis, possono aggravare il dolore e rendere difficile la partecipazione a queste attività.
  • Gonfiore e Sensibilità al Tatto: La zona interessata può presentare gonfiore, un segno di infiammazione. Questo gonfiore può essere accompagnato da una maggiore sensibilità al tatto. Toccare o premere l’area dolorante può provocare un aumento del dolore, indicando che i tendini sono infiammati e irritati.
  • Difficoltà nei Movimenti Quotidiani: Oltre ai sintomi specifici, la tendinite degli adduttori può influenzare la capacità di svolgere le attività quotidiane. Azioni come sollevare pesi, accovacciarsi o semplicemente camminare possono diventare dolorose e difficili da eseguire, compromettendo la qualità della vita.
  • Sintomi Cronici: In assenza di un trattamento adeguato, la tendinite degli adduttori può diventare una condizione cronica. Il dolore e la rigidità possono persistere per mesi, rendendo necessaria una gestione a lungo termine con fisioterapia e cambiamenti nello stile di vita per prevenire recidive.

Riconoscere questi sintomi e agire tempestivamente può fare la differenza nel trattamento della tendinite degli adduttori. Se avverti uno o più di questi segnali, è importante consultare un professionista sanitario per una valutazione accurata e un piano di trattamento adeguato.

Tendinite Adduttori: Diagnosi

La diagnosi della tendinopatia degli adduttori inizia con una valutazione clinica completa da parte di un medico o di un fisioterapista. Questo include un’anamnesi dettagliata per comprendere i sintomi e l’attività fisica del paziente. Esami fisici, come test di forza e flessibilità degli adduttori, possono aiutare a identificare la fonte del dolore. In alcuni casi, può essere necessaria l’imaging diagnostica, come ecografia o risonanza magnetica (RMN), per escludere altre patologie e confermare la diagnosi di tendinopatia inserzionale adduttori.

Tendinite Adduttori: Trattamento Fisioterapico

La fisioterapia per gli adduttori infiammati dell’anca è essenziale per ridurre il dolore, migliorare la funzionalità e prevenire ricadute. Basandosi su linee guida per il trattamento delle tendinopatie, ecco un programma consigliato:

Fase 1: Gestione del Dolore e Riduzione del Carico

– Riposo attivo: Ridurre le attività ad alto impatto e ad alto carico che aumentano il dolore, mantenendo comunque un livello di attività che non aggravi i sintomi.

– Esercizi isometrici: Questi esercizi aiutano a ridurre il dolore. Un esempio è lo “Spanish squat”, eseguito con una cinghia dietro le ginocchia per mantenere la posizione isometrica fino a 90 gradi di flessione dell’anca per 45 secondi, 2-3 volte al giorno.

Fase 2: Rinforzo Muscolare e Rieducazione al Carico

– Esercizi isotonici leggeri: Progressivamente, si possono introdurre esercizi come squat, leg press e split squat, iniziando con carichi leggeri (es. 15 RM) e aumentando gradualmente fino a 6 RM. Esercizi come l’adductor squeeze con una palla tra le ginocchia possono essere utili per rinforzare gli adduttori senza eccessivo carico

– Heavy Slow Resistance Training (HSRT): Questo metodo si è dimostrato efficace per migliorare la forza tendinea. Gli esercizi vengono eseguiti lentamente con carichi pesanti per migliorare le proprietà meccaniche del tendine

Fase 3: Potenziamento e Recupero della Funzionalità

– Esercizi pliometrici: Una volta che il paziente tollera bene gli esercizi isotonici, si possono introdurre attività di accumulo e rilascio energetico come salti e cambi di direzione per migliorare la funzione dinamica degli adduttori.

– Stretch-shortening cycle (SSC): Questo tipo di esercizio migliora la capacità del tendine di immagazzinare e rilasciare energia, essenziale per le attività sportive ad alta intensità

Educazione e Monitoraggio

– Educazione del paziente: È cruciale che il paziente comprenda l’importanza della progressione graduale del carico e sia consapevole dei sintomi da monitorare.

– Monitoraggio del dolore: Utilizzare scale di valutazione del dolore (es. scala NPRS) per adattare il carico di lavoro in base alla risposta individuale del paziente

Seguire queste fasi e adattarle alle esigenze specifiche del paziente può portare a un recupero efficace e prevenire future ricadute.

Conclusione

La tendinite degli adduttori è una condizione dolorosa che può limitare notevolmente l’attività fisica. Una diagnosi precoce e un trattamento fisioterapico adeguato sono fondamentali per il recupero. Con un approccio terapeutico completo, è possibile alleviare i sintomi, migliorare la funzionalità muscolare e prevenire recidive, permettendo così un ritorno sicuro e graduale alle attività sportive. Se sospetti di soffrire di tendinopatia inserzionale adduttori, è consigliabile consultare un professionista sanitario per una valutazione accurata e un piano di trattamento personalizzato.

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Bibliografia